Nel presente articolo parliamo di Tarologia e Cartomanzia, ossia di due modi diversi per consultare i Tarocchi.
Infatti, iniziamo con il dire che I Tarocchi possono essere letti in differenti modi. Ovvero, non esiste una lettura chiusa ed univoca.
Con il sistema cartomantico, l’approccio è quello di una lettura mirata agli eventi in quanto tali. Praticamente, parliamo di ciò che è accaduto, accade o accadrà. Possiamo dire che si tratta in definitiva, di una consulta spazio-temporale.
La tarologia, invece, non si ferma al piano spazio temporale, bensì va oltre.
In una consulta, con brave cartomanti, formuliamo domande e ci aspettiamo delle risposte.
In genere, questioni che riguardano l’amore, il lavoro, il benessere e altro ancora.
Perciò, attraverso la lettura dei Tarocchi, ci aspettiamo una luce su cosa accadrà o sta per accadere.
Ma quale è la differenza sostanziale tra Cartomanzia e Tarologia?
Come detto sopra, la divinazione che si effettua attraverso i Tarocchi o anche con gli oracoli, risponde a domande sul futuro.
Invece, nella tarologia, non parliamo di eventi ma di noi stessi.
Ci si concentra più sul simbolismo delle carte.
Ricordate? In diversi articoli, non a caso, abbiamo presentato mazzi di Tarocchi che cercano di indurre alla riflessione, alla consapevolezza, alla meditazione, all’analisi delle emozioni e così via.
Concretamente, nella Tarologia si può sperimentare una conoscenza più profonda del sé.
Perciò, durante una consulta tarologica, si possono manifestare sentimenti, possono venire alla luce eventi trascorsi che sono rimasti nell’ombra o situazioni che hanno ancora un potere.
A volte, una persona può comportarsi in determinati modi senza conoscere la ragione.
Oppure, reagire in maniera particolare dinanzi a eventi inaspettati.
Ebbene, la tarologia è un ottimo strumento, non solo per conoscersi ma anche per riflettere e cambiare le situazioni a nostro favore.
La cartomanzia e la tarologia, in definitiva sono due metodi diversi. Non sono da considerare uno migliore o peggiore dell’altro. Non è questo il senso.
Domande in una consulta di cartomanzia e domande in consulta di tarologia
Affrontiamo ora un’altra differenza. Esattamente per comprendere meglio la diversità tra i due approcci.
In genere, consigliamo, in una consulta di cartomanzia anche al telefono, di porre domande chiare e specifiche. Certamente si possono richiedere altresì consulte piuttosto generali.
In ogni caso, si pone l’accento sugli avvenimenti e non sull’individuo.
Ciò che accade in una consulta di tarologia è un cambio di paradigma. Ossia, non è più l’evento ad essere il protagonista della lettura, ma il consultante stesso.
In definitiva, è sempre la persona ad essere responsabile delle proprie azioni.
Alla luce di quanto asserito, come si formulano le domande?
Invece di chiedere, per esempio, se trovo lavoro in breve tempo, domando cosa posso fare per trovarlo.
Non solo. Addirittura è possibile scrutare il passato e comprendere il motivo per cui certe situazioni hanno preso un’altra direzione.
Spesso abbiamo sentito dire: Ma come, le carte non mi avevano detto che avrei avuto un impiego?
Però, che hai fatto in vista di una opportunità simile?
Perciò, invece di chiedere se avrai un lavoro nel prossimo futuro, domanda cosa puoi fare per ottenerlo.
Notate una prospettiva completamente diversa?
Nella tarologia, siamo gli artefici del nostro destino.
Quindi, facciamo in modo di connetterci con tutte le energie.
Se desideri un cambiamento, sappi che tu sei il cambiamento.
Non a caso, nell’articolo su cosa dicono i tarocchi astrologici nel 2021, ad un certo punto esortiamo al movimento.
Esattamente quando rispondiamo alle opportunità nel campo del lavoro.
Le possibilità ci sono. Ma è necessario muoversi, darsi da fare per incontrarle.
Solo tu puoi fare in modo che il “miracolo” accada. Tu sei infatti il miracolo, non lo dimenticare.
Ciò vale per tutti gli aspetti, non solo per il lavoro.
Un altro punto da specificare.
La tarologia non è psicologia.
Come abbiamo affermato all’inizio dell’articolo, è un modo diverso di consultare i Tarocchi. Punto.
La consulta tarologica non è una consulta psicologica.
Anche se possiamo scoprire aspetti della psiche e comprenderci meglio, non si entra in campo medico.
Lo psicologo è un professionista che appartiene ad un ordine specifico, come lo psichiatra o lo psicoterapeuta. Questi possono diagnosticare e prescrivere terapie.
Altrettanto, non può e non deve accadere in una consulta tarologica.
PROIBITO, scritto e specificato a lettere maiuscole.
Perciò, facciamo attenzione a non confondere le due discipline e l’esercizio di esse.
Una cosa è parlare di simbologia dei Tarocchi e richiamare gli studi sugli archetipi di Jung, altra è trattare di disturbi della psiche o del comportamento. Questi vanno dichiarati e valutati da un medico esperto e non da un cartomante.
Il cartomante non è uno psicoterapeuta.
Specifichiamo che ci troviamo nel mondo dei Tarocchi e ciò che essi rappresentano.