Candele e Tarocchi
Perché si usano le candele in una lettura di Tarocchi, durante una consulta di cartomanzia?
Se ci pensiamo, la candela è una fonte di luce, dona una illuminazione.
Si usano le candele durante una cerimonia, quando va via l’elettricità.
Sin dall’antichità, si usavano in segno di rispetto, davanti agli dei, sugli altari, nei sacrifici.
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Rituali magici
Candele e tarocchi
Nei rituali magici si usavano le candele per influire, in qualche maniera, su certe decisioni o eventi.
Questa pratica è antichissima e si è perpetuata nel corso del tempo, per giungere sino a noi.
Le candele avevano e hanno il significato di energia. Una fonte buna che allontana quella negativa.
Inoltre, sono usate nella meditazione, per illuminare un percorso verso la parte interiore della persona o verso un’altra dimensione.
Candele e Tarocchi
Indicano buoni auspici.
Non si accendono forse in un compleanno e si soffiano dopo aver espresso un desiderio?
Dopotutto, è il magico che convive con la storia di ogni uomo, nei momenti più importanti, nelle celebrazioni della vita.
Come dire che bisogna lasciar andare il passato per accendere il futuro. O spegnere un passato per voltare pagina.
Ci sono candele con profumi e colori particolari. Ognuno per ciascuna occasione. Caratteristiche che si associano ai buoni pensieri, all’immaginazione, a nuovi progetti, al benessere, all’amore, alle attività quotidiane, a una cena romantica.
Candele e Tarocchi
Le candele, inoltre, si associano ai segni zodiacali e di questo parleremo in un altro articolo.
Nella cartomanzia, hanno un forte significato, come si può ben dedurre.
Per il solo fatto di accendere una candela, ci mettiamo in contatto con vibrazioni, si attiva l’energia.
Si accende l’ambiente che ci circonda e ci accendiamo noi.
Nel momento che si illumina, è come se si dicesse Io desidero.
Una lettura di cartomanzia non è forse un’aspirazione?
Non c’è forse un’intenzione, una speranza che si desidera far ardere?
Dopotutto, affermiamo come fuori così dentro.
Quella luce che accendiamo fuori, si riflette dentro.
Perché il fuoco è un elemento forte e, nell’incertezza, si ha la necessità che non si spenga.
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Rappresenta una preghiera, la capacità di canalizzare energie positive.
Ossia, un entrare in armonia con tutto l’universo, con pensieri di abbondanza, con il bene proprio e quello comune.
Si consuma infine la candela in segno di un incommensurabile grazie.
Dire grazie, appunto, come ha affermato una volta un famoso architetto, non è solo una questione di buone maniere ma anche di buona spiritualità.
Invito alla lettura:
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