Donne e divinazione Manto
Seguiamo con il nostro discorso su donne e divinazione
Oggi parliamo di Manto, profetessa della mitologia greca.
Era figlia di Tiresia e madre di Mopso, anche lui veggente. Figlio che ha avuto dall’unione con Apollo. Secondo la leggenda, si è poi trasferita in italia e ha dato i natali alla città di Mantova.
Spesso, quando si parla di magia si pensa alle streghe o alle indovine.
Praticamente, nell’immaginario collettivo la parola magia si colora di femminilità.
Basta pensare alle pozioni magiche ma anche alla semplice cucina, dove le donne mescolano ingredienti e usano erbe.
Già, perché anche l’arte culinaria è magica.
Donne e divinazione Manto
La madre terra partecipa in tutti questi rituali, regalando erbe preziose che sanano.
Un mondo che sa d’infinito e perché è eternamente generoso.
Purtroppo, una natura che spesso non rispettiamo e non ce ne prendiamo cura come dovremmo.
I frutti che questa madre ci offre sono d’abbondanza e solo a guardarli ci ricordano la bontà, l’armonia, la benedizione.
La magia, dunque apre il suo mantello a tutti i figli.
Non esclude nessuno.
La ritualità è un evento quotidiano. Una clebrazione della vita stessa perché pssiamo prendere consapevolezza d questo viaggio meraviglioso che è il nostro cammino sulla terra. Una magia che arriva fino al cuore.
Donne e divinazione Manto
Tornando a Manto, questa nobildonna fu una grande veggente e fondatrice non solo di Mantova ma anche di Claro, dove si ritirò.
Secondo una leggenda, pare che sia morta in questo luogo, dopo essere rimasta vedova. Praticamente, morì di dolore. Versò così tante lacrime da formare un lago.
Bagnarsi in queste acque significava ricevere il dono della profezia.
Invece, un’altra leggenda racconta che dopo la morte del suo amato, emigrò in Italia.
La figura di Manto la troviamo nella letteratura. La cita Virgilio che la dona in moglie al mago del fiume Tevere. Da cui ebbe un figlio, Ocno e con il quale fondò Mantova.
Anche in questa versione, le lacrime di Manto formarono il lago nei pressi della città.
Ne parla Dante e la pone nell’inferno, tra gli indovini e i fraudolenti. Ma ne parla anche Boccaccio.
A proposito di laghi, dal Mincio si passa al lago di Garda. Sembra che sia legato a questa profetessa, tanto che ne fa la sua sibilla.
Mantova, per esempio, elenca, insieme a Manto anche altre sibille:
Persica, Libica, Delfica, Italica, Eritrea, Samia, Cumana, Ellespontica, Frigia, Tiburtina.
Donne e divinazione Manto
Manto è molto vicina alla Sibilla di Delfi.
Secondo alcune cronache pare che la figlia di Tiresia fosse stata sedotta da Apollo.
Questa, però, non fu una relazione condivisa e consensuale.
Interessante notare che da un possibile rapporto violento, scaturisca l’arte divinatoria.
Esattamente, come abbiamo visto nell’articolo su Cassandra.
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