In questo articolo affrontiamo il discorso dell’oroscopo Maya.
Non solo, parliamo finanche dellla concezione dell’astrologia in questa straordinaria cultura precolombiana. Addirittura dei giorni e dei calendari.
Come abbiamo detto tante volte, la storia dell’oroscopo è quella antica delle religioni, delle civiltà e dell’incontro tra esse.
Sono state proprio le stelle a farci incontrare, attraverso le navigazioni, l’astrologia, il pensiero filosofico. Persino, a dare impulsi nuovi al progresso, alla poesia, all’arte in genere, all’economia…
La parola oroscopo significa osservare l’ora. Quale ora?
Nel dizionario Treccani leggiamo:
“In senso originario, punto dell’eclittica, o costellazione dello zodiaco, che sorge in un dato momento all’orizzonte; questo punto (detto anche ascendente) costituiva la base per configurare la posizione degli altri segni zodiacali e dei pianeti in rapporto sempre al momento dato (per es., nascita di un uomo, o altro evento).
Di qui, in senso più ampio, l’osservazione del cielo e la posizione, rispetto ai dodici segni dello zodiaco, dei pianeti in un momento dato.
E anche la posizione circa l’influenza che, secondo le concezioni astrologiche, quella determinata configurazione dei cieli eserciterebbe sull’evento in rapporto al quale è calcolata“.
Perché l’oroscopo, l’astrologia? Perché osservare le stelle e il cielo in generale?
Pensiamo ai Maya:. Essi erano un popolo di agricoltori con la necessità di sapere quando seminare e quando raccogliere.
Ma non solo, infatti l’esigenza andava oltre.
Infatti, costruirono osservatori astronomici anche sotterranei, per osservare lo zenit.
Però l’ accesso non era consentito a chiunque.
I Maya usavano due calendari: Haab Cafric costituito da 365 giorni (come il numero degli scaloni delle piramidi, l’unione tra i mondi superiori e quelli inferiori; per stabilire i tempi agricoli e più preciso del nostro calendario gregoriano). E un altro considerato sacro, il Tzolk’in composto da 260 giorni.
Non solo il sole era considerato dai Maya un essere vivente bensì tutto l’universo e che siamo parte del tutto.
Oroscopo Maya
I simboli astronomici del primo sono i punti cardinali, l’anima è il giaguaro segno di potere.
Essi sono diciannove segni:
Ch’en, il cielo nero e la tempesta scura, fiore, Ovest
Yax, tormenta verde, due fiori, Venere, Sud
Sac, tempesta bianca, tre fiori, rana, Nord
Keh, tempesta rossa, cervi, alberi, Est
Mak, dio del numero 3, chiuso
K’ank’in, terra, giallo, tra il mondo, cane, Sole
Muwan, il dio della pioggia, civetta, fuoco
Pax, puma, vapore, tempo di semina
Kayab, il dio della luna, tartaruga
Kumk’u, gli dei oscuri, coccodrillo, mais, due signori
Wayeb, dio della terra, giorno di sfortuna e giorni persi
Pop, giaguaro, lieder, terra soffice, governante
Wo, cielo scuro, notte, due terre morbide, rana
Sip, tempesta rossa, cervo, congiunzione rossa
Sotz, pipistrello, inizio dell’inverno, pesci
Sec, Cielo e Terra
Xu, dio cane, giorni degli uccellini
Yaxk’in, il dio sole, verde, nuvole rosse
Mol, accumulo di nubi, Acqua, giaguaro.
Notate che nell’oroscopo, abbiamo i giorni della sfortuna in cui si evitavano lavori importanti, addirittura litigare.
Chi nasceva in quei giorni era considerato un povero disgraziato.
Altra curiosità riguarda il mais, considerato sacro tanto da essere adorato come un dio.
Racconta una leggenda Maya che furono due gli dei a creare il mondo, Tepeu e Gucumatz. i
I quali crearono anche gli esseri umani di due specie.
Ossia, coloro che dovevano prendersi cura della creazione e coloro che dovevano dar lode.
Il problema era che questi non sapevano parlare perché erano di argilla, quindi ne crearono altri di legno che parlavano ma non sapevano pensare.
Perciò, insoddisfatti, mandarono un diluvio e, dopo la catastrofe, crearono quattro uomini con pasta di mais con tutte la capacità e anche quattro donne: questi erano gli antenati.
Inoltre, avevano anche un detto al riguardo: non puoi mettere il mais in un recipiente con i buchi.
Possiamo asserire che la conoscenza astronomica, l”astrologia di questa civiltà precolombiana ha raggiunto livelli che nessuno aveva acquisito.
Tanto è vero, che alcuni li considerano i maestri galattici provenienti da Venere.
Ogni mese era costituito da 20 giorni e i segni dello zodiaco erano 13, non 12, ognuno corrisponde a un animale.
Vediamo come si chiamano:
Batz Kimil (scimmia)
Coz (falco)
Balam (giaguaro)
Fex (volpe), Kan (serpente)
Tzub (scoiattolo)
Aak (tartaruga)
Tzootz (pipistrello)
Dzec (scorpione)
Keh (cervo)
Moan (civetta)
Kutz (pavone reale)
Kybray (ramarro, lucertola).
Il calendario Tzolk’in (definito da alcuni studiosi, il modulo armonico) era considerato sacro perché ogni giorno ha una propria essenza. Significa che è unico e irripetibile.
Per questo, il calendario non era considerato con un inizio ed una fine.
In pratica era caratterizzato da un nome, simboli e numeri e 20 segni zodiacali.
Essi sono:
Ahau, sole, fiore
Cauac, tempesta, pioggia
Etznab, spada, specchio, coltello, rocca
Kaban, terra, terremoto
Cib, avvoltoio, sapienza
Men, aquila
Ix, giaguaro
Ben, canna, giunco
Eb, erba
Chuen, scimmia
Oc, cane
Muluk, acqua, offerta
Lamat, cervo
Kimi o Cimi, morte
Chiccan, serpente
Kan, lucertola, seme o radice
Akbal, casa, notte
Ik, vento
Imix, coccodrillo
L’unione dei due calendari costituiva il Ciclo Sacro, l’unione dei 52 ann .
Perciò fu considerato solenne da tutte le civiltà precolombiane.
Se pensiamo alla storia delle civiltà, alla concezione dell’astrologia, come non scrutare i cieli, come non porsi le domande esistenziali che da sempre gli esseri umani cercano di dare una risposta.
Chi sono, da dove vengo.
Propriamente, come diceva Newton:”L’universo è un enigma, un segreto che può esser letto applicando il pensiero puro a certi fatti, certi mistici indizi che Dio ha disseminato qua e là nel mondo… L’Universo è un crittogramma apprestato dall’Onnipotente“.
Invito alla lettura:
https://www.quicartomanzia.it/loracolo-degli-alberi/
https://www.quicartomanzia.it/il-mito-si-compagina-con-lumano/