La divinazione
Introduzione
Spesso, abbiamo detto che tutte le culture si sono interessate alla divinazione attraverso sistemi differenti.
Sistemi condivisi, a volte e altre ne sono stati inventati di nuovi.
L’arcaico Tarot è giunto sino a noi sorpassando il tempo stesso, ogni avversità e mode.
Un linguaggio simbolico
Il mazzo di Marsiglia, composto da 78 carte, con raffigurazioni allegoriche è certamente uno dei sistemi divinatori più usato.
Da sempre l’essere umano avverte l’esigenza di conoscere il futuro, di indagare mondi sconosciuti, forze avverse, risposte a domande che lo accompagnano.
Doti divinatorie
Molte persone ci domandano se le doti divinatorie sono comuni a tutti.
Noi diciamo che oltre a un DNA genetico, ereditiamo anche un patrimonio cosmico e universale.
In un certo modo, ognuno di noi, quindi, possiede doti paranormali, capacità che a volte nemmeno sa di avere. Una eredità ancestrale che per qualche motivo la si lascia da parte, la si dimentica.
Doti di una brava cartomante
Eppure, la storia dell’umanità è stata costellata sempre, senza eccezione alcuna, di fenomeni paranormali, di occultismo, esoterismo, divinazione.
Anche se il linguaggio segreto veniva insegnato a pochi eletti, l’energia primordiale divinatoria ha toccato tutti, chi più chi meno.
Una delle doti tipiche delle brave-cartomanti è quella di saper decodificare il messaggio del Tarot.
Fornire al consultante una risposta alla sua domanda. Un messaggio che non dipende da chi consulta. Come si può pensare dunque che il mazzo dei Tarocchi è un giochetto per chi non sa come perdere il proprio tempo.
C’è chi addirittura, se è per questo, che non perde solo il tempo ma molto di più.
Però questa è un’altra storia che non ha nulla a che vedere con la cartomanzia. Piuttosto è legata alla illegalità, alla cialtroneria e ruberia.
Gli Arcani
Torniamo al discorso serio e sappiamo bene di cosa parliamo e che per la cartomanzia servono professionisti. Quindi, seguiamo.
Alcuni ci chiedono: perché si dà più importanza agli Arcani Maggiori?
In realtà il mazzo è composto da 78 carte e quelli che si definiscono Arcani Minori non sono meno importanti dei maggiori.
Solo che spesso, capita, soprattutto per i principianti, di iniziare a dilettarsi con le ventidue carte degli Arcani Maggiori. Come approccio appunto.
In quanto sono molto significativi per immagini e colori e perché, come ha fatto osservare un famoso medico, sono archetipi. Immagini comuni all’inconscio collettivo.
Questo discorso si amplia se inseriamo anche il linguaggio dei-colori-nei-tarocchi
Il Tarot è un libro sacro
Teniamo conto che il linguaggio simbolico dei Tarocchi si associa ad altre discipline, crea ponti con tutto l’esoterismo e le scienze occulte.
Probabilmente, una sintesi potremmo dire.
Per molti intenditori, il mazzo dei Tarocchi è una sorta di libro sacro, uno strumento iniziatico.
Un viaggio attraverso la storia dell’umanità che intreccia tessuti con culture diverse per offrire, attraverso la divinazione, una lettura che va oltre ogni canone , che supera ogni idioma e che si perde nella notte dei tempi.