Almanacco di Predirevos 27 marzo
Almanacco di Predirevos 27 marzo 2021
Il sole sorge alle 6:5 e tramonta alle 18:35.
Levata della luna alle 17:00 e tramonto alle 5:40. Fase crescente, nel segno della Vergine.
Almanacco di Predirevos 27 marzo
Tema natale di Raffaello
Raffaello Sanzio nato il 27 marzo 1483 alle 21:30 a Urbino, in provincia di Pesaro. Italia
Dati secondo il calendario Giuliano
Nota: secondo l’attuale calendario, la sua data di nascita corrisponde al 5 aprile.
Segno Solare: Ariete
Segno Lunare: Scorpione
Ascendente: Scorpione
MC: Vergine
Pianeti dominanti: Luna, Marte e Plutone
Celebrazioni
Almanacco di Predirevos 27 marzo
Oggi, celebriamo la Giornata Mondiale del Teatro
Ricordiamo un personaggio morto il 27 marzo 2003, famoso scrittore, drammaturgo statunitense. Vincitore del Premio Pulitzer
Parliamo esattamente di Paul Zindel.
Nato a New York il 15 maggio 1936, muore a causa di un tumore polmonare.
Sole in Toro.
La nostra vita è ciò che ne facciamo, niente di più, niente di meno
(Paul Zindel)
L’Ora del Pianeta
Con l’Ora del Pianeta si intende una interruzione elettrica volontaria, dalle 20,30 alle 21,30.
L’iniziativa fu celebrata la prima volta in Australia e in San Francisco, nel 2007.
In pratica cade ogni ultimo sabato del mese di marzo.
Quale pianta magica?
Almanacco di Predirevos 27 marzo
La redazione di Predirevos ha scelto oggi l’agrifoglio.
Una pianta considerata magica perché protegge la casa e coloro che ci vivono.
Allontana le energie negative e i Druidi la usavano per gli incantesimi.
Anticamente si preparava una pozione d’amore con foglie di agrifoglio e petali di rosa.
Inoltre, le foglie di questa pianta favoriscono un sonno ristoratore. Mentre le bacche per contrastare la tosse, contro i reumatismi e come lassativo.
Era usata per la costruzione degli scudi e della armi.
L’AGRIFOGLIO
Giovanni Pascoli
Sul limitare, tra la casa e l’orto
dove son brulli gli alberi, te voglio,
che vi verdeggi dopo ch’io sia morto,
sempre, agrifoglio.
Lauro spinoso t’ha chiamato il volgo,
che sempre verde t’ammirò sul monte:
oh! cola il sangue se un tuo ramo avvolgo
alla mia fronte!
Tu devi, o lauro, cingere l’esangue
fronte dei morti! E nella nebbia pigra
alle tue bacche del color del sangue,
venga chi migra,
tordo, frosone, zigolo muciatto,
presso la casa ove né suona il tardo
passo del vecchio. E vengavi d’appiatto
l’uomo lombardo,
e del tuo duro legno, alla sua guisa
foggi cucchiari e mestole; il cucchiare
con cui la mamma imbocca il bimbo, assisa
sul limitare.
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