Almanacco Predirevos 1 Maggio 2021. Il sole sorge alle 6:05 e tramonta alle 20:05. Levata della luna 1:30 e tramonto 9:30, in fase calante e nel segno del Capricorno.
Almanacco Predirevos 1 maggio Celebrazioni
Festa dei lavoratori. Una celebrazione istituita per ricordare e rispettare i diritti dei lavoratori.
Andiamo in giro per il mondo e troviamo, in Irlanda, la festa Beltane, ossia del primo maggio, una usanza legata ai druidi.
Gli slavi invece celebravano Živa, la dea dell’amore e della fertilità. I Celti celebravano il dio della luce, Belanu. Belisma, la dea del fuoco, era sua compagna.
Per i Romani iniziavano le calende. Un termine, tra l’altro, che deriva dall’etrusco. Le calende erano dedicate a Giunone.
Altra celebrazione romana era dedicata alla dea Maia. Da questa viene il nome del mese di maggio. La sua festa si celebrava esattamente il primo maggio. Era associata alla primavera, alla rinascita e alla fecondità. Appartiene al gruppo delle Pleiadi. Madre di Ermes, alla dea, veniva offerta una scrofa gravida affinché la terra si riempisse di frutto.
Tra gli antichi popoli del Lazio si celebrava il nome della dea che non poteva essere pronunciato, ovvero la Bona dea.
Invece, tra le celebrazioni bizzarre, abbiamo oggi quella dedicata alla birra.
Tema Natale Almanacco Predirevos 1 maggio
La redazione di Predirevos dedica il tema natale di oggi a un famoso filosofo, paleontologo e teologo francese che Vigorelli definì il gesuita proibito: Pierre Teilhard de Chardin.
Nato in Francia, a Orcines, il primo maggio, alle ore 7:00 del 1881. Un personaggio davvero interessante che fu presente alla scoperta dell’Uomo di Pechino.
Benedetta sii Tu, universale Materia, Durata senza fine, Etere senza sponde, triplice abisso delle stelle, degli atomi e delle generazioni, Tu che eccedendo e dissolvendo le nostre anguste misure ci riveli le dimensioni di Dio. Pierre Teilhard de Chardin
A maggio non basta un fiore. Ho visto una primula: è poco. Vuol nel prato le prataiole: è poco: vuole nel bosco il croco. È poco: vuole le viole; le bocche di leone vuole e le stelline dell’odore.
Non basta il melo, il pesco, il pero. Se manca uno, non c’è nessuno.