Con l’arte della divinazione si nasce?
Questa è davvero una bella domanda ed è simile ad artisti si nasce o si diventa?
La cartomanzia è un’arte quindi se riusciamo a rispondere alla seconda, abbiamo anche la prima.
Molti sono concordi con il dire che un cartomante professionista abbia il dono della divinazione dalla nascita.
Ora, i doni, come quello della divinazione, vanno usati o si rischia di fare la fine del servo della parabola che ricevuto un talento ma non lo fa fruttare.
Coloro che nascono con tale facoltà, si dedicheranno a questo lavoro con passione, entusiasmo, mettendo a servizio degli altri il prprio talento.
Chi è dotato di tali competenze è una guida spirituale, si interessa dell’altro, non lo manipola, come abbiamo detto anche in altri articoli riguardanti la professione della cartomanzia.
Innanzitutto, è una persona onesta, parla in modo chiaro, non vende ma offre.
Sviluppa un linguaggio specifico, ha un atteggiamento inclusivo e accogliente.
Parla sinceramentea con il consultante. Perché è un dono.
Arte della divinazione
Sa prendersi cura del cliente nel tempo ed è disponibile.
Giaché sa che è un servizio non un potere.
E’ capace di ascoltare, creare una relazione di fiducia, nel rispetto totale.
Cerca di chiarire, attraverso dettagli, la situazione per incontrare una soluzione ed una luce.
Non ha la necessità di avere una consulta super lussuosa per cercare di apparire.
Intende il suo lavoro come una missione. Vive di esso ma non se ne approfitta, né inganna.
Chi riceve questo tipo di doni, vive nella gratitudine. Li utilizza in modo responsabile e con solennità.
Ha un grande rispetto per il consultante, non lo considera un caso ma una persona.
Sa che non può interferire con le su decisioni. Non si intromette nella vita altrui, non cerca di manovrare le situazioni, né di contraffare o manipolare i messaggi a suo piacimento e rendiconto.
Sa perfettamente che le persone che la consultano hanno difficoltà e le stanno chiedendo un aiuto.
Arte della divinazione
Chi pratica quest’arte possiede uno sguardo attento verso l’altro e verso il mondo.
Ha una certa sensibilità, un’attrazione per la conoscenza, ha intuizione e, soprattutto, ci mette amore.
Non esiste artista senza passione.
Ci sono artisti che si sono cimentati praticando sin da piccoli o da giovani e chi ha scoperto questo dono in età adulta.
Anche se sentivano qualcosa, per circostanze, aspettative familiari, condizioni ambientali o sociali, hanno posto un freno.
E solo quando si sono verificati alcuni cambiamenti, allora li hanno lasciati affiorare.
Sappiamo che i cosiddetti colpi di genio possono cambiare il percorso e la storia delle persone.
Come diceva Steve Jobs bisogna avere il coraggio di seguire il cuore e l’intuizione.
In definitiva non siamo noi a scegliere l’arte ma è l’arte a scegliere noi.
Chi è in definitiva un artista?
Diceva San Francesco d’Assisi: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa ed il suo cuore è un artista“.