Almanacco 16 agosto
Il sole sorge alle 6:20 e tramonta alle 20:5. Levata della luna alle 15:00 e tramonto alle ore 00:30. Gibbosa crescente e nel segno del Sagittario.
Mancano 137 giorni alla fine dell’anno.
Nel 1728, l’esploratore danese Ivan Ivanovič Bering raggiunge le isole Diomede, nello stretto che porta il suo nome. Il primo a documentarne l’esistenza è stato l’esploratore siberiano Semën Ivanovič Dežnëv, nel 1648.
Ricordiamo anche la morte del giocatore americano di baseball Ray Chapman e del re del rock Elvis Aaron Presley.
Tra le ricorrenze, il Palio di Siena e la Festa del grano, nel giorno di San Rocco, a Foglianise in provincia di Benevento.
La sera fiesolana di Gabriele D’Annunzio
Fresche le mie parole ne la sera
ti sien come il fruscìo che fan le foglie
del gelso ne la man di chi le coglie
silenzioso e ancor s’attarda a l’opra lenta
su l’alta scala che s’annera
contro il fusto che s’inargenta
con le sue rame spoglie
mentre la Luna è prossima a le soglie
cerule e par che innanzi a sè distenda un velo
ove il nostro sogno giace
e par che la campagna già si senta
da lei sommersa nel notturno gelo
e da lei beva la sperata pace
senza vederla.
Laudata sii pel tuo viso di perla,
o Sera, e pe’; tuoi grandi umidi occhi ove si tace
l’acqua del cielo!
Dolci le mie parole ne la sera
ti sien come la pioggia che bruiva
tepida e fuggitiva,
commiato lacrimoso de la primavera,
su i gelsi e su gli olmi e su le viti
e su i pinidai novelli rosei diti
che giocano con l’aura che si perde,
e su ‘l grano che non è biondo ancora
e non è verde,
e su ‘l fieno che già patì la falce
e trascolora,
e su gli olivi, su i fratelli olivi
che fan di santità pallidi i clivi
e sorridenti.
Laudata sii per le tue vesti aulenti,
o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce
il fien che odora!
Io ti dirò verso quali reami
d’amor ci chiami il fiume, le cui fonti
eterne a l’ombra de gli antichi rami
parlano nel mistero sacro dei monti;
e ti dirò per qual segreto
le colline su i limpidi orizzonti
s’incurvino come labbra che un divieto
chiuda, e perché la volontà di dire
le faccia belle
oltre ogni uman desire
e nel silenzio lor sempre novelle
consolatrici, sì che pare
che ogni sera l’anima le possa amare
d’amor più forte.
Laudata sii per la tua pura morte,
o Sera, e per l’attesa che in te fa palpitare
le prime stelle!
In calce. Che significa? Si usa al termine di un testo, a piè di pagina e significa nel calcagno, ovvero dal latino calx calcis.
Esempio: Non omettere la firma in calce. Oppure, in calce alla pagina sono poste le note bibliografiche.