Almanacco Predirevos 8 aprile 2021
Il sole sorge alle 6:40 e tramonta alle 19:30.
Levata della luna alle 5:30 e tramonto alle 16:05. In fase calante e nel segno di Ariete.
Oggi, celebriamo la Giornata internazionale dei Rom e Sinti.
Abbiamo dedicato a loro, tempo fa, alcuni articoli. Uno sulla cartomanzia nomade.
In un altro abbiamo parlato di carte gitane.
Ricordiamo inoltre, che proprio quest’anno ricorre il Cinquantesimo Anniversario del Primo Congresso Mondiale Rom celebrato a Londra, l’8 aprile del 1971. In quella occasione si istituirono anche la bandiera e l’inno del popolo gitano.
In Giappone si celebra la Giornata Nazionale in ricordo di Hachikō.
Questo animale straordinario, di razza Akita, nacque il 10 novembre 1923 e morì l’8 marzo del 1935. Otto marzo. Un numero non a caso e adesso vedrete perché.
Il padrone di Hachi era un professore agronomo. Ueno morì improvvisamente e per ben dieci anni, il cane continuò ad attenderlo alla stazione dei treni.
Questa storia toccò così tanto l’opinione pubblica che il cane diventò un emblema di fedeltà assoluta. Un amore, quello di Hachi che superò anche la morte.
Per questo si celebra una giornata in suo onore. La giornata di Hachikō. Significa appunto cane fedele. Il vero nome del cane, come abbiamo detto era Hachi e in giapponese significa otto. Questo numero è considerato di buon auspicio. Mentre kō è solo un vezzeggiativo.
Almanacco Predirevos 8 aprile
Tra le celebrazioni strane, oggi si celebra quella di disegnare un volatile.
Almanacco Predirevos 8 aprile 2021
Il tema natale di oggi lo dedichiamo a un tenore italiano, Franco Corelli.
Il suo nome d’arte era Dario Corelli.
Nato ad Ancona l’8 aprile del 1921, alle 3:15. È morto a Milano il 29 ottobre del 2003.
È considerato uno dei tenori più importanti del suo tempo.
Segno Solare: Ariete
Segno Lunare: Ariete
Ascendente: Acquario
Numero destino: 7
Numero nascita: 8
Pianeti dominanti: Nettuno, Urano e Venere
Case: 2, 3 e 7
Credo che nell’ottanta per cento dei casi dobbiamo rimanere fedeli allo spartito, ma non possiamo diventare schiavi della tradizione. I tempi cambiano. Quello che era bello cinquant’anni fa può non essere considerato più bello oggi.
Franco Corelli