Arte e Tarocchi con Dalí
Segue il nostro discorso su Arte e Tarocchi.
Nell’articolo sulla cartomanza nel parco dei mostri, abbiamo accennato alla visita di Dalí a Bomarzo.
https://www.quicartomanzia.it/cartomanzia/la-cartomanzia-nel-parco-di-bomarzo/
Artista del disegno, pittore, sceneggiatore, autore di libri di ricette, nei primi anni Settanta si dedicò anche a Tarocchi.
Il genio si era interessato al mondo magico, alla divinazione, grazie alla moglie, Gala.
Anche se il mazzo dei tarocchi era stato creato perché doveva apparire in un film in realtà, non comparve mai.
Dalí, prima di mettersi all’opera, naturalmente si informò, studiò e si documentò.
Nelle lame possiamo rintracciare riferimenti alle opere d’arte. Una è stata dedicata a Gala e, in una si ritrae con uno dei suoi simboli più caratteristici, il famoso orologio.
Il messaggio di questa carta è quello di prendere in mano la propria vita e d andare ltre gni apparenza.
Bisogna dire che Dalí ha avuto sempre un fascino per l’occulto e quando gli venne la richiesta di dipingere un mazzo di Tarocchi per il fil Agente 007, vivi e lascia morire, non fu certo un problema, tanto che accettò. Ma Dalí, all’epoca era già molto famoso e il suo lavoro era costoso. Perciò il progtto fu abbandonato.
Annii dopo, comunque, il mazzo è stato pubblicato in una ediizione limitata.
Il Tarot di Dalí è un mazzo è composto da 78 carte con una forte impronta di surrealismo, richiami simbolici, riferimenti mitologici, religiosi e autobiografici.
Sono state create con la tecnica del collage, dell’acquerello e della gouache, su tavola.
La misura delle tavole è di 49,8 x 32,4 cm.
Ogni lama è una vera opera e la musa ispiratrice resta Gala.
L’unico artista, tra l’altro, a dedicarsi completamente a un mazzo completo di Tarocchi.
Ovviamente, le carte seno associate all’arte divinatoria e al percorso spirituale che ogni essere umano dovrebbe percorrere. Tutti temi che affascinavano l’artista spagnolo.
E, anche se i produttori che gli commissionarono il lavoro, rinunciarono, l’artista non si fermò e terminò l’opera per proprio diletto.
Quando questi tarocchi furono pubblicati, per la prima volta, andarono a ruba. Tutti i collezionisti andarono a caccia del prestigioso mazzo.