Predirevos e decriptare la realtà
In questo articolo di Predirevos, vediamo insieme che si intende per decriptare la realtà e, quale ruolo giocano i Tarocchi in quest’arte antichissima e considerata sacra.
il Vocabolario Treccani ci dice che decrittare (o decriptare) significa interpretare una scrittura cifrata o segreta.
La domanda che sale alla mente è: perché la necessità di decriptare e quando tutto questo è iniziato?
A dire il vero esiste una storia della crittografia, basta pensare alla crittografia classica in cui si usavano semplici supporti. Poi, si è evoluta grazie ad alcune invenzioni come la macchina Enigma delle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale. La macchina a rotoli e altre invenzioni, fino ad arrivare ai giorni nostri con i dispositivi elettronici e i computer.
I primi documenti ad essere cifrati sono stati senza dubbio i geroglifici, le tavolette della Mesopotamia, i cifrari monoalfabetici ebraici che risalgono al VI secolo a. C.
Il cifrario Atbash, gli scitala degli antichi greci, il cifrario di Giulio Cesare. Possiamo andare avanti e rintracciare così la crittografia anche in altre civiltà e culture.
Ebbene, anche i Tarocchi usano un linguaggio cifrato che va decriptato.
Operano in modo simbolico. Niente è un caso. L’immagine parla, dialoga con chi la consulta.
Un linguaggio che oltre ad essere simbolico è considerato anche sacro.
Tutto ha valore nella lama: i colori, il simbolo, le forme, il numero..
Nei Tarocchi il codice va sostituito con il messaggio, con la parola.
Un esempio di tecnica divinatoria sono le famose foglie d’oro egizie, composte da 22 lame, esattamente come gli Arcani Maggiori
Vi faccio notare che l’alfabeto ebraico è formato da altrettante lettere
Queste foglie sono molto difficili da interpretare e bisogna essere degli esperti professionisti.
Troviamo le lame positive che sono sette: Nil, Mammisi, Harpocrates, Anouket, Nout, Constellation, Bennou.
Poi, quelle negative che sono sempre sette: Sekhmet, Sobek, Armée, Akerou, Apopis. Altre sette sono neutre: Mastaba, Nefertiti, Hatshepsout, Scribe, Akhenaton, Ba-Ka, Sycomore.
E tre richiamano la sorte: Pyramide, Naos, Croix de vie.
Lo stesso succede con i Tarocchi. Bisogna essere dei professionisti e apprendere il linguaggio simbolico di ogni lama. Ma anche questo non basta.
Quella della cartomanzia è un’arte antica.
Per ogni arte, c’è bisogno di un vero artista, un appassionato. Qualcuno che sappia amarla e coltivarla.
E, come in ogni arte ci sono i falsi, anche nella cartomanzia succede lo stesso.
Quindi, attenzione alle truffe.
Rivolgetevi sempre ad esperti e brave cartomanti, davvero capaci di criptare il messaggio del Tarot.
E ricordate: i Tarocchi guidano mai impongono.
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