L’altro giorno, qualcuno ha chiesto se si dice Tarocchi o Tarot.
Abbiamo pensato perciò di dedicare un articolo all’argomento perché la domanda sollevata merita attenzione. Un argomento alquanto interessante.
Tarocchi è un sostantivo plurale. Tarot è singolare. Decisamente, non è solo questa la differenza.
Infatti, il termine corretto è Tarot. Esso richiama all’unità.
Perciò, diciamo che è il termine esatto e completo.
Il Tarot è uno strumento metafisico e portatore di messaggi.
In effetti, i cartomanti ne sono gli interpreti. Significa che ci troviamo su un piano oggettivo e non soggettivo.
Il professionista non è il proprietario del messaggio, bensì un intermediario, una persona capace di decodificare il linguaggio simbolico del Tarot.
Perché parliamo di linguaggio simbolico?
Non per caso. Dopotutto, è una lingua antichissima e non semplice da interpretare.
Ovvero, bisogna, prima di tutto, conoscerla.
Durante una consulta, il consultante pone un quesito. Chi dà la risposta non è il cartomante ma il Tarot.
Il tarologo non fa altro che decodificare il messaggio per renderlo comprensibile.
Tarocchi o Tarot
La tarologia è una materia che deve essere studiata, esattamente come si studia una lingua antica. Pensate al sanscrito, ai geroglifici . Non è qualcosa che si può improvvisare.
Ci troviamo davanti a delle lamine che vanno tradotte. Posseggono un linguaggio simbolico e ottico allo stesso tempo. Perciò è altrettanto importante l’osservazione delle immagini, dei colori, delle forme.
Da quanto esposto fino ad ora, possiamo dedurre chei tarocchi non sono tutti uguali. Meglio dire che ogni mazzo di tarot è specifico.
Le carte sono disegni che contengono misteri incredibili. Ebbene, vanno rispettate le immagini così come sono state concepite. Non serve produrre carte nuove che diano altri messaggi a uso e consumo del consultante.
Abbiamo specificato che il tarologo non è il padrone del messaggio e nemmeno può decidere cosa devono dire le carte.
ll tarot offre una risposta diretta e oggettiva. Si può tradurre, osservare, ma non alterare.
Ha una struttura forte che va oltre le apparenze. Ovvero, un’espressione enigmatica che segue regole precise.
Per questo, la tarologia è una disciplina e i tarologi ne sono gli studiosi.
Ripetiamo, studiosi e non persone improvvisate che mettono insieme alcune frasi facendo finta di saper decodificare il messaggio.
Tarocchi o Tarot
Il tarot è uno strumento antichissimo e un tarologo sa bene quanto questo mondo sia profondo con una storia millenaria e importante.
Non a caso, su questo sito, abbiamo parlato più volte di enigmi e codici.
In quanto, abbiam notato che ogni codice possiede una sua struttura e funzione. E, in certo modo, ha una sua peculiarità.
Ogni enigma può essere osservato e comprovato.
Ecco perché bisogna studiare il Tarot, familiarizzare con esso. Sapete da dove si inizia? Dall’osservazione. Poi, si approfondisce la materia. Sappiate che esiste un metodo oggettivo per leggere le risposte ed è necessario comprenderne i meccanismi.
Entrare in relazione con il Tarot, osservarlo e ascoltarlo, significa dire a noi stessi che abbiamo una grande intelligenza e che abbiamo bisogno di ricordarcelo. Dopotutto, si tratta di un invito a non perdere mai di vista la cosa più importante. Ossia, noi stessi.