Il Tarot Africano è strettamente collegato alla religione africana.
Può essere consultato come il Tarot di Marsiglia e risponde a domande sul lavoro, denaro, spiritualità, amore e benessere.
C’è da tener conto che il messaggio è fortemente legato alla religione africana.
Il mazzo è composto sia da arcani maggiori che da arcani minori.
Gli arcani sono retti dalla religione yoruba. Una religione praticata da oltre quaranta milioni di persone e nata in Africa. È diffusa soprattutto in Nigeria, nella Sierra Leone, Benin e Togo.
Ricordiamo brevemente che le origini del popolo Yoruba risalgono al VI secolo a.C.
La figura mitica centrale è Oduduwa, un condottiero poderoso che riunì le tribù disperse. E il popolo Yuruba si definiscono figli di Oduduwa che nella cultura popolare è una figura nera e bella.
Durante la tratta della schiavitù, questa religione si diffuse anche in America.
Tarot Africano
Vediamo alcune lame e il loro significato.
Eleggua rappresenta l’ambito del lavoro, buone notizie e alivello economico.
Exu è una carta positiva che parla di maturità.
Pomba Gira è una carta di buona energia e parla di amicizia.
Ogún ci dice qualcosa sul successo e Lans y Oya parla di una donna forte.
Chango può essere paragonato all’arcano della Giustizia.
Xahane o Baballue è una lama relazionata al benessere fisico.
Invece, Oba indica una persona con molte qualità e fedele.
Oxumare invita al cambiamento. Sempre in positivo perché ci fa vedere delle opportunità e porte che si aprono.
Oxum è la lama dell’amore e della prosperità.
Oxalà o Obatalà rappresenta la carta della saggezza e richiama la figura del padre.
Anche nel Tarot Africano la lettura può essere in doppio senso. Per esempio, Babalorixá è una carta che in senso positivo significa serenità ma può anche significare egoismo.
Nel Tarot Africano, gli Arcani Minori raffigurano gli elementi naturali come l’acqua, l’aria, il fuoco e la terra.
Ricordiamo che un articolo precedente abbiamo parlato anche dell’ Oroscopo africano.
Quando gli africani parlano della natura di Dio ne parlano come le Mille e una Notte, o come gli ultimi capitoli del libro di Giobbe: è la stessa qualità, il suo infinito potere di immaginazione, che li colpisce.
Karen Blixen