Un viaggio nella cartomanzia
La Cartomanzia è un viaggio nel tempo dove le lame del Tarot, di volta in volta, svelano messaggi straordinari.
Qualcosa che resta legato all’uomo e ai suoi misteri anche se sembra un’arte tanto recente.
L’uomo digitale, contemporaneo, che ha conquistato il mondo virtuale, differente dai suoi antenati, segue ad avere la stessa necessità dei suoi antenati. Il mondo magico ha per lui lo stesso fascino che provava il sacerdote egiziano o la nobildonna delle corti europee.
Rotoli di papiri, pietre, lamine, un mondo a parte che si compagina con tutte le sfere sociali.
Dibattiti sul Tarot, studi sugli archetipi, criptazione di un linguaggio che ha del sacro.
Un’arte, quella della cartomanzia, che ha viaggiato e ha saputo viaggiare con l’umanità.
Per questo, non c’è da meravigliarsi se oggi il Tarot è uno strumento che ingloba altri media, una sorta di ipertesto. Si è evoluto anche nel linguaggio stesso, nella ricerca continua e nello studio.
Un cammino senza fine, esattamente come il viaggio che propone attraverso gli Arcani. Niente finisce, nulla è per caso.
Un viaggio nella cartomanzia
La cartomanzia continua a cogliere le sfide quotidiane. Nonostante le aspre critiche, invita ad una conoscenza differente, quella sospesa tra l’umano e il divino. Quella sospesa tra il fisico e il metafisico, per creare una relazione con l’uomo stesso. Un uomo che rischia di perdersi. Un nuovo navigante che come Ulisse, spesso dimentica le sue origini, la sua casa e la sposa che l’attende.
Nonostante tutto, il fascino dei numeri, delle immagini, dei colori, delle lame continuano a segnare una guida tra l’essere e l’universo tutto.
Il desiderio perenne dell’armonia.
Una relazione che pone le sue basi sui vissuti, sull’infinito, su ciò che sta dentro e fuori, in alto e in basso, nel naturale e nel soprannaturale.
Domande e risposte che si legano alla vita stessa e il tutto in un mazzo di carte.
Il desiderio della conoscenza, quella sofia che va sempre cercata, corteggiata senza sosta alcuna.
La sete che l’inconscio manifesta, la fame di una conoscenza profonda e insaziabile.
Un viaggio nella cartomanzia
Il Tarot perciò, non può essere paragonato a un mazzo di carte qualsiasi se un mazzo di carte qualsiasi non ha la prerogativa di consapevolizzare.
Le lame sono parte di un mosaico che si compone e scompone, che si cela e si rivela, che mette in contatto l’uomo con l’uomo, affinché non si perda e nulla vada perso.
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