Almanacco Predirevos 12 giugno 2021
Il sole sorge alle 5:35 e tramonta alle 20:45. Levata della luna alle 6:55 e tramonto alle 22:45. In fase crescente e nel segno del Cancro.
È tramontata la luna
insieme alle Pleiadi
la notte è al suo mezzo
il tempo passa
io dormo sola
(Saffo)
Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile. Secondo le organizzazioni internazionali, il fenomeno dello sfruttamento minorile torna ad essere in crewcita.
Le Filippine e la Russia celebrano la festa dell’indipendenza.
Tra le giornate particolari, troviamo quella del lavoro a maglia all’aria aperta.
Il 12 giugno del 1942 Anna Frank riceve un diario per il suo tredicesimo compleanno.
Nasce, infatti, il 12 giugno del 1929 a Francoforte, alle 7:30. Muore nel campo di Bergen Belsen, nel 1945.
È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali
perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte.
Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale;
sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi;
posso percepire le sofferenze di milioni di persone;
ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto,
che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.
(Anna Frank)
Ritornando sui modi di dire che hanno a che fare con la Bibbia, troviamo lavarsene le mani. Significa scaricarsi la responsabilità, non volere aver niente a che fare con una determinata situazione. Esattamente, come fece Pilato.
Il prefetto della Giudea, quando vide che i capi dei sacerdoti non si mettevano d’accordo e che la folla continuava a fomentarsi, prese dell’acqua e si lavò le mani. Proprio perché non voleva macchiarsi del sangue di un innocente.
Addirittura, la chiesa copta, venera Pilato come santo. Perché, secondo una tradizione, egli si convertì dopo il processo contro Gesù.
Cielo di giugno, azzurra giovinezza dell’anno;
ed allegrezza di rondini sfreccianti in folli giri nell’aria.
Ombre, ombre d’ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte:
ombre a saetta, nere,
vive al mio sguardo più dell’ali vere.
Traggon dal nulla,
scrivendo con nulla
parole d’un linguaggio perduto;
e le cancellano ratte,
fuggendo via fra raggio e raggio.