Arcano Maggiore della Vocazione
Abbiamo visto, in un articolo, che quella della cartomanzia può essere definita, oltre un’arte, anche una professione e una vocazione, una chiamata, come dichiarano diversi cartomanti.
La lettura dei Tarocchi è verso il bene dell’altro per aiutarlo a cercare una connessione con se stesso, con le sue radici. Così, seguire la sua strada perché siamo stati creati per essere felici, amare ed essere amati.
C’è una carta, quella del Giudizio, ossia l’arcano maggiore è il 20.
Le parole chiave sono rinascita, chiamata, cambiamento, risorgere a nuova vita e giudizio naturalmente.
Qual è l’ immagine dell’Arcano della Vocazione?
Dipende dal mazzo che si sceglie.
Per esempio, in quello Visconti che risale al 1450 non abbiamo un angelo con una tromba ma Dio con una spada tra le nuvole. A lato, due angeli che suonano le trombe del giudizio.
I morti (rappresentati da un anziano, una donna e un giovane) escono dalle tombe.
Nel mazzo di Marsiglia, del 1751, invece troviamo l’angelo e, le tre persone che in quello precedente sono i risorti, qui sono sostituite dalla famiglia trinitaria: Padre, Madre e Figlio.
Mentre Crowley nel 1944 modifica del tutto questa carta e la nomina Eone, relazionandola alla sua corrente esoterica. Non abbiamo né Dio né gli angeli ma Nut: la dea egizia.
Il nuovo Eone è Horus: il dio adulto e bambino alla stesso tempo. Non abbiamo anime risorte ma tre fiammelle che compongono la ventunesima lettera ebraica: Shin. Questa è anche una lettera dell’alfabeto fenicio. E’ una sorta di unione di tre elementi in uno, armoniosa e simmetrica.
Arcano Maggiore della Vocazione
Nei tarocchi inglesi è Il Giudizio ma in quelli francesi è il Matto.
Un’altra caratteristica di questa lettera è che è composta da tre VAU che sommate danno il numero 666, il sole e non il male come qualcuno crede
Corrisponde all’Arcano Maggiore 20, rimanda alla Kaf e alla Yod (infatti abbiamo al centro una yod).
Un altro numero importante che troviamo è il 300, il valore numerico dello Spirito di Dio.
il nome segreto del Messia e, lungo la ruota zodiacale, è il grado dove inizia il segno dell’Acquario. Nella Shin sono racchiusi Shedai e Shalom, l’infinito e la pace.
Nemmeno è un caso che questa sia relazionata al dente, più precisamente al molare, simbolo di forza vitale, ma anche alla sapienza. Infatti, nell’origine era shen e in aramaico shena vuol dire cambiare.
L’antica tradizione afferma che questa lettera era composta da quattro braccia non da tre, per indicare il mondo a venire. Abbiamo l’alleanza tra il Creatore e il creato, il tutto verso una continua espansione. E’ considerata la lettera più armoniosa, aggraziata e simmetrica dell’alfabeto ebraico. Dentro di sé ha equilibrio e bellezza. Nella cartomanzia essa rappresenta l’aspirazione, la chiamata.
Il Dalai Lama sostiene che comprendere cosa vogliamo fare veramente nella nostra vita è una delle cose più complicate da scoprire e ne va della nostra felicità. E come dice questa carta del giudizio, si rinasce quando riusciamo a scoprire la nostra vocazione e realizzarla.