Con l’Imperatrice, ci troviamo nell’Arcano Maggiore numero tre.
La sua immagine, a seconda delle carte, può essere quella di una donna formosa con il volto sereno che indossa una veste morbida e decorata.
Sulla testa ha una corona d’alloro con dodici stelle a sei punte (infatti questa è la sua cifra pitagorica).
In basso, lo scudo a forma di cuore simboleggia Venere (questo il pianeta) e si trova in un campo di grano (il suo elemento è la Terra).
EÈ un personaggio forte con molta energia e con poteri di guarigione. Simboleggia la forza creativa della natura.
Alcuni la relazionano con Teodora (dono di Dio) che da prostituta diventò imperatrice come raccontò lo storico bizantino Procopio di Cesarea.
Finanche relazionata alla Venere dei greci, a Cerere dei romani, a Pistis Sophia degli gnostici è emblema della dignità e dei diritti delle donne.
Nel mazzo di Marsiglia, siede su un trono e le due colonne hanno forma di ali.
Qui, nello scudo troviamo l’aquila con le ali aperte, pronta a volare e, nella mano sinistra, impugna uno scettro, sormontato dal globo e dalla croce. Rappresenta l’intelligenza e l’energia.
E’ un arcano positivo relazionato a grandi progetti, alla creatività. Altresì alla comunicazione, come ci dicono le ali, alla femminilità, all’intuito e alla bellezza. Rappresenta l’unione tra il mago e la papessa (si pensa che sia sua figlia), tra il cielo e la terra in un tempo e in un mondo triplici: passato, presente, futuro; terra, atmosfera, cielo.
In sé sono presenti la natura di Padre e di Madre.
Il suo numero è 3, corrisponde alla luce che entra nelle tenebre.
La figura geometrica è il triangolo e si dice nella Cabala: “In cielo gli occhi di Dio e la sua fronte costituiscono un triangolo, il cui riflesso forma un triangolo sulle acque”.
Figura alchemica con il triangolo formato dal Sole, dalla Luna e da Mercurio.
Se il triangolo ha la punta verso l’alto indica l’energia maschile e il suo elemento è il fuoco. Con la punta verso il basso, ha come elemento l’acqua e l’energia è femminile.
Il numero tre è perfetto: per i cristiani rappresenta la Trinità; per il celti l’unione tra la Forza, la Saggezza e l’Amore; per i cinesi quella tra il Cielo, la Terra e l’Essere umano.
L’unione tra gli elementi: Fuoco, Aria e Acqua.
I colori dell’immagine rappresentano la forza della vita esteriore e interiore (tunica rossa) e il mistero (il mantello azzurro).
Era considerata, al tempo della costruzione di Notre Dame, la regina dell’impossibile perché si pensava che potesse mediante tra il Grande architetto dell’Universo e quelli della terra.
Abbiamo detto che è associata alla gestazione e, questo aspetto, è ben espresso nella raffigurazione dei Tarocchi di Oswald Wirth, dove ha nove stelle splendenti e tre nascoste.
L’Imperatrice rappresenta l’ordine cosmico, il dominio sul macrocosmo come indica l’aquila.
La pietra abbinata è l’onice. È una pietra duale che equilibra il primo chakra.
Era così importante nel passato che veniva incastonata sugli scudi e sulle spade, perché considerata difensiva.
È soprannominata la pietra dell’udito e attraverso di essa si ha una maggiore connessione con le forze elettromagnetiche terrestri.
Nel mondo della cartomanzia, della scrittura automatica, o delle consulte spirituali in genere, viene usata perché si dice che stimoli i sensi e aiuti a entrare in sintonia con le persone.
Il simbolo esoterico è l’azione; il valore occulto è il Sole del verbo.
Questo arcano è collegato alla terza lettera dell’alfabeto ebraico e fenicio (ma anche ad altri alfabeti come quello arabo, aramaico). Ghimel.
È la prima lettera incisa nel palato e la seconda di quelle doppie, il suo numero è anche il 73 (Gimel Mem Lamed), significa donare, cammello e ponte.
Rappresenta l’uscita di Abramo dalla sua terra, il viaggio verso la Promessa e quindi l’uscire da se stessi per rinascere.
Abbiamo detto che significa donare, la condivisione della conoscenza e, il ponte è la sintesi tra tesi e antitesi, la forza della congiunzione.
L’archetipo del cammello è la vita stessa.
Nelle culture sciamaniche, ogni persona ha un animale guida e il cammello è il mezzo di trasporto nel deserto, nel silenzio, nell’aridità che porta con sé un bene prezioso, l’acqua.
Si dice che per gli antichi egiziani fosse un animale tabù; sacro per i musulmani perché raccontano che quando l’Angelo Gabriele scese sulla terra lo fece in groppa al suo cammello bianco.
Il motto del terzo Arcano Maggiore è: “Sono la Verità anelata. Nessuno può offuscare la mia Luce“.