In questo articolo accenniamo, brevemente, alla possibilità di un lavoro sinergico tra cartomanzia e astrologia.
Questo, affinché, non solo il consultante possa ottenere una predizione o affrontare temi in modo più specifico.
Ma, altresì, al fine di costruire un cammino congiunto mirato al progresso e al confronto di due arti importanti che da sempre hanno segnato la vita degli esseri umani.
I Tarocchi, come abbiamo detto tante volte, non sono una tecnica di divinazione fine a se stessa.
In pratica, sono un aiuto, indicano ma non costringono.
Infatti, è necessario sapere che il subconscio gioca un ruolo molto importante nell’interpretazione della lettura.
Attraverso le carte possiamo leggere perfino i Segni.
C”è, altresì, da considerare che alcune predizioni si possono avverare ed altre no, in quanto le caratteristiche astrologiche di ciascuno sono differenti.
Dopotutto, ogni personalità dipende dalla posizione degli astri al momento dell’ora, data e luogo della nascita, come specificato nella carta astrale.
Cartomanzia e Astrologia
Con la lettura dei Tarocchi è possibile vedere ciò che gli Arcani rivelano e ci dicono sull’amore e, non solo, chiaro.
D’altro canto, considerando che da parte nostra, deve esserci una canalizzazione delle energie affinché gli eventi possano compiersi.
Piuttosto, a livello astrologico, l’oroscopo ci indica tratti della nostra personalità, il successo nell’amore con il nostro partner, come uno muove le energie.
Inoltre, ricordiamo che se uno desidera informazioni dettagliate, al riguardo, si consiglia una consulta personalizzata.
In questo articolo, affrontiamo il tema in maniera alquanto generale.
Il secondo, è un processo personalizzato, attraverso la lettura degli Arcani, domande dirette e concrete.
Il primo, è relazionato alla posizione degli astri in un tempo determinato e al Segno Zodiacale di ognuno secondo la data di nascita. Le consulenze si realizzano in momenti differenti in rapporto ai movimenti degli astri.
Cartomanzia e Astrologia
Queste arti non si apprendono attraverso una infarinatura veloce, né memorizzando parole chiavi o frasi preconfezionate.
La comprensione dgli archetipi astrologici o di tantissimi concetti hanno bisogno di una predisposizione e di anni di studio ed esperienza.
In arte si suole dire, che si diventa maestri dopo dieci anni di pratica continua.
E’ possibile imparare il nome degli Arcani Maggiori, degli elementii, dei pianeti, dei
Segni dello Zodiaco, delle case e così via, ma la comprensione di queste arti va al di là della mera memorizzazione.
E’ fondamentale avere una predisposizione, disciplina, integrare le energie come parte del proprio essere, desiderare il bene altrui.
Non è un semplice lavoro, è una vocazione.
Un professionista può sviluppare Tarocchi Astrologici, combinando il potere delle carte con la sapienza ancestrale dell’Astrologia: una unione d’amore.
Poiché,sSenza inventare niente, esiste già una correlazione tra i Tarocchi, la Numerologia, la Kabala e l’Astrologia.
Evidentemente, ognuno ha una forma diversa per raggiungere lo stesso scopo.
Teniamo in conto che c’è una interrelazione, non una negazione od opposizione.
Pensate, per esempio, ai pianeti che reggono i segni zodiacali, oppure ai numeri corrispondenti alle carte.
In pratica, un vero esperto, può utilizzare differenti pratiche come un pittore applica, in un quadro, diverse tecniche.
Di conseguenza, un consultante può ricevere informazioni più dettagliate o più esatte riguardo ad una domanda specifica.
Esattamente, sulla sua personalità, sulla sua spiritualità, come influiscono i pianeti nel suo segno, il suo ascendente, quale potrebbe essere la sua anima gemella.
Un cartomante ed un astrologo possono collaborare.
Pertanto, pensate alla forza di una consulta di questo tipo, in cui vengono utilizzati dodici Arcani Maggiori, in ognuno dei Segni dello Zodiaco.
Giacché coincidenti in una casa astrale differente, otterremo una lettura mediante due arti che si compendiano.
Esattamente come diceva il padre fondatore del Kenya: “Dobbiamo cercare di avere fiducia l’uno nell’altro. Stare insieme e cooperare“.
Non si dice per caso che l’unione fa la forza?