Donne e divinazione Cassandra
Sono vissuti personaggi che hanno legato la loro vita alla divinazione.
E a questi, sia politici che famosi e non, si sono rivolti per conoscere il futuro.
In realtà, esistono ancora e nulla, in qualche modo, è cambiato.
https://www.quicartomanzia.it/donne-e-divinazione-manto/
Anticamente, erano chiamati profeti, saggi.
Sapevano interpretare il volere divino, leggere i fenomeni, dare un senso a quello che accadeva e interpretare i sogni.
Ciò è accaduto in tutte le culture.
Nella mitologia greca, troviamo una sacerdotessa, Cassandra.
Ella chiese il dono della profezia in cambio di una unione con Apollo.
Però, dopo aver ricevuto quanto aveva chiesto, si rifiutò di rispettare il patto.
Allora, Apollo si infuriò e le sputò nella bocca.
Che significava?
Che nessuno mai avrebbe creduto alle sue profezie.
Donne e divinazione Cassandra
Questa figura mitologica è stata menzionata da diversi autori come Omero, Apollodoro, Virgilio.
Era figlia di Priamo, il grande re di Troia e gemella di Eleno. Anche lui era un indovino.
Sua madre era Ecabe, seconda moglie del re, al quale diede tanti figli.
Secondo un’altra tradizione, i due figli di Priamo ricevettero il dono della divinazione dopo aver trascorso tutta una notte nel tempio di Apollo.
Durante il sonno, le loro orecchie furono toccate dalla lingua di alcuni serpenti che fuggirono quando arrivò Ecabe.
Da quel momento, i due bambini iniziarono a praticare la profezia.
Donne e divinazione Cassandra
Siccome Cassandra prevedeva tante sventure, non era ben vista.
Nemmeno il padre le credette quando annunciò che gli sarebbe nato un figlio, Paride, che avrebbe distrutto il regno.
Paride, in pratica, era condannato a morte ma si salvò e tornò per partecipare ai giochi olimpici quando era già un giovane adulto.
Cassandra però lo riconobbe e incitò il padre e i fratelli affinché lo catturasse e lo uccidessero. Nonostante ciò, l’unica reazione che ottenne fu che a Paride venne riconosciuto il suo posto di principe nel regno.
Cassandra inoltre profetizzò il rapimento di Elena e la caduta di Troia.
Addirittura, avvisò tutti che nel cavallo erano nascosti i nemici.
Naturalmente, come le aveva annunciato Apollo, nessuno le credette.
Durante la guerra di Troia, riuscì a fuggire e a nascondersi presso il tempio di Atena.
Però fu catturata dal principe Aiace di Locride che persino la violentò.
Cassandra si aggrappò all’altare, proprio su quello dove suo padre incontrò la morte.
Però, Aiace riuscì a trattenerla. Allora, Cassandra tentò di afferrare la testa del Palladio ma inutilmente.
Per questo atto di sacrilegio, tutti i principi greci incontrarono infiniti ostacoli durante il ritorno e lo stesso Aiace, la morte.
In ogni caso, Cassandra fu condotta da Agamennone a Micene, come ostaggio.
Perfino qui profetizzò la rovina del regno e anche questa volte nessuno le credette.
Infine, trovò la morte proprio in una congiura di palazzo organizzata dalla stessa moglie di Agamennone e da Egisto.
Tuttora, si usa definire le persone che annunciano eventi sfavorevoli con il nome di Cassandra.
Esattamente da qui viene la cosiddetta sindrome di Cassandra, una patologia da fine del mondo, per dirla in modo semplice.
Secondo la psicanalisi, chi manifesta tale sindrome, ha una relazione emotiva disfunzionale con l’archetipo di Apollo.