II quadrato magico ha una storia antica ed era già conosciuto nella Cina del quarto secolo avanti Cristo. Veniva usato come modello di costruzione per le città.
In Occidente è apparso posteriormente, forse intorno al XII secolo, secondo una fonte conservata nella Biblioteca Vaticana.
I quadrati magici erano relazionati all’astrologia.
Ovvero, una connessione con i pianeti in una logica matematica.
Il quadrato magico
I quadrati magici li ritroviamo nelle diverse culture. Dalla Cina, come abbiamo detto all’inizio, all’antico Egitto, agli indù, agli arabi e greci. Usati anche come talismani.
In Europa, pare trovarono una certa pratica dal XV secolo e i matematici si fissarono sulle loro proprietà. Tra questi ci furono Pascal, Leibniz e molti altri.
Cornelio Agrippa, nel suo testo di Filosofia Occulta, definisce i quadrati magici come tavole sacre dei pianeti con virtù e poteri certi in quanto formati da numeri celesti e rappresentanti della ragione divina.
Partendo da tali teorie, nella cartomanzia si può usare una tirata secondo i principi dei quadrati magici e formulando domande in modo specifico e reale.
Nel mondo della divinazione hanno una certa pratica per consultare il passato, il presente e il futuro.
L’Associazione con i Tarocchi i usa esattamente come un simbolo di equilibrio tra noi e l’universo, tra la terra e il cielo.
In pratica, la consulta effettuata può avvenire con nove carte a disposizione di quadrato, naturalmente.
La lettura avviene verticalmente e si possono interpellare gli Arcani Maggiori, in quanto sufficientemente potenti.
Ovvero, forniscono una risposta esaustiva e una visione ampia riguardo gli eventi della vita. Ogni colonna rappresenta un tempo. Ossia, la prima è relazionata al passato. La seconda al presente e la terza, al futuro.
inoltre, le carte rappresentano le influenze positive, quelle negative e sfavorevoli e le possibilità che si possono contemplare e che segnano un consiglio, una guida.
Come sappiamo, il Tarot, è un suggerimento, indica e non costringe mai.
Giacché la decisione è sempre del consultante.
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