Regina Vittoria e divinazione
Da Caterina II, passiamo a Vittoria e seguire il nostro discorso su regine e divinazione.
Il Tarot della regina Vittoria si riferisce ad un mazzo di carte con una scenografia che ci rimanda al XIX secolo. Esattamente all’epoca vittoriana con immagini dettagliate che ci raccontano di quell’epoca. Anche se i messaggi sono attualizzati.
Le lame sono in bianco e nero
Creato dagli artisti George Patterson e da Sarah Ovenall, nel 2002.
Descrizione del mazzo
In realtà, si tratta di lame più grandi rispetto ai Tarocchi di Marsiglia, per esempio.
La tecnica è quella del collage con temi e incisioni dell’epoca vittoriana.
Il dorso delle carte è bianco e ha un bordo nero e al centro è raffigurato il profilo della regina Vittoria. Questa immagine è circondata da un circolo somigliante a un fire di loro con tre foglie .
Come abbiamo specificato, le immagini son in banco e nero e nella parte inferiore d ogni lama, troviamo sia il numero che il nome della carta.
Una nota interessante riguarda gli Arcani Minori.
Per esempio, le spade sono state sostitute dalle pistole e i denari dai tipici orologi da taschino. Invece, i bastoni sono rappresentati da penne per scrivere e le coppe da barattoli in vetro.
Il manuale
Regina Vittoria e divinazione
Anche il manuale che aiuta nella descrizione, ha immagini in bianco e nero. Ogni scheda è accompagnata da una nota, da un commento.
In qualche modo, ci sono richiami anche ad altre culture. Non dimentichiamo che l’epoca vittoriana fu di grande espansione e d contatti importanti con altri popoli.
Interpretazione
Come dicevamo poc’anzi, l’epoca vittoriana ha segnato grandi avvenimenti, viaggi, invenzioni, cambiamenti sociali, un impulso al progresso.
Nonostante ciò, non possiamo dimenticare la grande povertà, le malattie, l’indigenza più feroce.
Battevano gli orologi del futuro insieme a quelli del passato.
Forze opposte che cercano di convivere. Conflitti che bussano perché cercano risposte, non accettano dii essere ignorati.
Così le lame ci ricordano che è important consapevolizzare, cercare gli equilibri e non possiamo restare passivi davanti agli eventi della vita.
Altrettanto, non possiamo credere che non cii siano problemi nel nostro percorso.
Un invito chiaro a svegliarsi e a progredire.
‘