In questo articolo prendiamo in considerazione due personaggi: Sibille e Napoleone.
Dopotutto, la divinazione spesso incontra un luogo privilegiato nel potere.
Dopo i Tarocchi di Marsiglia, quello delle Sibille – Lenormand è il mazzo più famoso.
Esso è composto da 36 carte, suddivise in quattro semi, ovvero nove per ognuno.
Il nome lo si deve alla più famosa cartomante della storia: Marie-Anne Lenormand.
Veramente, a lei si rivolsero personaggi come la prima moglie di Napoleone e lo stesso imperatore (che la fece anche incarcerare), Robespierre e molti altri.
Sibille e Napoleone
In realtà, una versione semplificata di queste carte circolava già in Germania, Francia ed Inghilterra.
Precisiamo che la lettura si serve di diversi metodi come quello delle quattro carte, quello a croce o del sì e del no.
Ossia,, il primo, descrive, attraverso quattro carte, il passato, il presente, il futuro e i consigli.
Invece, il metodo a croce classico si avvale di una carta centrale che è il consultante.
Le altre, poste a formare una croce, corrispondono al lavoro, ai soldi, alle difficoltà quotidiane ed altre aspettative.
Attraverso un metodo a croce più complesso, la stesura si avvale di più carte.
Ovvero, al centro il consultante, quattro per il futuro su un lato, altre quattro per il passato sul lato opposto. Infine, una in alto e un’altra in basso riguardano il presente.
Sappiate che le carte vanno interpretate a seconda degli abbinamenti e possono essere positive, negative, neutre, maestre, padrone, subordinate.
1) Il Cavaliere, simbolo di novità, rappresenta il viaggio
2) Il Quadrifoglio, porta fortuna, difficile da trovare, la comunicazione e nuove speranze
3) Il Battello, rappresenta il movimento e il progresso ma anche la nostalgia
4) La Casa, simboleggia la stabilità, la famiglia, gli affetti
5) L’Albero, protezione e tranquillità
6) Le Nuvole, carta maestra, rappresenta le incertezze
7) Il Serpente, il tradimento, la gelosia ma anche la saggezza
8) La Bara, il gioco e la morte, altresì la rinascita
9) Il Bouquet, ammirazione
10) La Falce, carta negativa, rappresenta sofferenza e dispiaceri
11) La Scopa e la Frusta, litigi e incomprensioni
12) Gli Uccelli, incompatibilità, preoccupazioni
13) La Fanciulla, innocenza
14) La Volpe, astuzia e vizi
15) L’Orso, forza, resistenza, esito
16) Le Stelle, prosperità e successo
17) La Cicogna, nascita e cambiamento
18) Il Cane, lealtà, fiducia
19) La Torre, meditazione ed isolamento
20) Il Giardino, bellezza, conoscenze, ricchezza
21) La Montagna, ostacoli
22) Il Sentiero, scelta, cammino, dubbi
23) I Topi, tradimento, sconfitta, depressione
24) Il Cuore, amicizia, amore, fiducia
25) L’Anello, armonia, unione, carta maestra
26) Il Diario, segreti custoditi o svelati
27) La Lettera, carta neutra, notizie
28) Il Gentiluomo, compagno, amico
29) La Dama, compagna, sorella, madre, amica
30) Il Giglio, carta positiva e maestra, bontà e purezza
31) Il Sole, vittoria, benessere, passione
32) La Luna, creatività e immaginazione o ansia
33) La Chiave, soluzione o mancanza di ambizione
34) I Pesci, carta padrona, simbolo della ricchezza
35) L’Ancora, equilibrio, forza di volontà
36) La Croce, altra carta padrona e maestra, sofferenza e destino
Fiori; rappresentano le questioni pratiche.
Le picche ossia i pensieri
I quadri riguardano il mondo finanziario.
Cuori: raffigurano le emozioni.
Altre caratteristiche sono quelle figurative, l’atmosfera e l’azione (corrisponde ad un tempo preciso per cambiare).
Il tempo è invece inteso come ciò che potrebbe succedere in breve.
Ricordiamo che sono importanti gli abbinamenti.
Questo mazzo è anche conosciuto come le carte dell’amore. Infatti, per tale motivo, spesso, Mademoiselle Lenormand veniva consultata nella sua libreria di Parigi (la cartomanzia era vietata). E, anche in relazione alle Sibille, considerate vergini dotate di virtù profetiche.
Inoltre, il mazzo va mescolato sette volte, sia nel metodo tendenziale che in quello efficace.
Sibille e Napoleone
Nell’Ottocento, oltre a questo tipo di carte, era altresì famoso un rotolo di 32 quesiti, con un totale di 1024 responsi, detto l’Oracolo di Napoleone.
Ci i riferisce ad un manoscritto che l’imperatore consultava ripetutamente per le sue strategie di guerra e politiche.
Il papiro in lingua copta proveniva da una tomba di Tebe e fu tradotto in francese e poi anche in tedesco. Si dice che fosse preciso nelle previsioni.
Oggi noi lo conosciamo come il Libro del destino e non si basa sulla cartomanzia ma sulla geomanzia.
In Europa già due secoli prima circolavano Le risposte della Signora Leonora Bianca e un testo arabo che si basava sui tetragrammi geomantici.
Quali domande si potevano leggere nell’Oracolo?
Per esempio: Riuscirò nell’impresa?
Il mio nome sarà immortalato?
Che indica il mio sogno?
Troverò qualche tesoro?
Quando arriverà la fortuna?
Incredibilmente, l’interesse per l’occulto, da parte di Napoleone, era proverbiale. Tanto che non iniziava una campagna militare senza consultare gli astri.
Effettivamente, si racconta che la disfatta di Lipsia avvenne perché aveva perso il celebre papiro.
Chissà se in quella catastrofe pensò alla sua frase: “La realtà ha i suoi limiti, la stupidità no“.