Le carte e la verità
Tarocchi e cartomanzia
Le carte dicono la verità?
I Tarocchi hanno una storia antica e, se sono arrivati fino a noi, significa che quest’arte ha affascinato persone di qualsiasi estrazione sociale di tutti i tempi.
Però, possono sbagliare?
Vediamo quando non funzionano.
Può succedere che la domanda non sia stata specifica o l’interprete abbia sbagliato la lettura.
Dunque, è molto importante, prima di una consulta chiarirsi le idee e, che il cartomante abbia le carte in regola: qui ci sta a pennello!
La lettura dei Tarocchi avviene in un momento determinato e se gli eventi cambiano, questa non ha più valore.
Inoltre, il tarologo è solo un tramite, un aiuto affinché il consultante possa prendere delle decisioni e regolarsi sulle risposte che riceve.
Pertanto, abbiamo stabilito che i Tarocchi non sbagliano ma l’interpretazione sì e per differenti motivi, come lo stato d’animo del consultante, per esempio.
Per tale presupposto, è bene stare sereni e concentrati. Creare un ambiente equilibrato, è fondamentale. La consultazione non è un momento stressante, tutt’altro.
Importante è attuare in armonia.
Le carte dicono la verità?
Non lasciarsi prendere né trasportare dall’ansia o dall’angustia. Anche nel caso in cui le risposte o la lettura non siano confacenti alle aspettative, è inutile stare sullo stesso tema in modo esagerato ed esasperante.
Invece di chiarimenti si potrebbero provocare dubbi e quindi confusione.
C’è un tempo per ogni cosa:, è necessario avere pazienza.
La calma è assolutamente indispensabile: non telefonare al cartomante dopo una litigata con il partner o quando ci si trova in una stato emotivo sconcertante.
La lettura dei Tarocchi deve essere un momento dedicato a se stessi, piacevole e rilassante.
Ci sono persone che hanno qualche nozione sul significato degli Arcani e, quando si trovano davanti a certe risposte, cercano altre interpretazioni. Non si può leggere i Tarocchi in maniera assoluta, ecco perché non serve manipolare i messaggi e un professionista sa che questo non funziona e non è onesto.
L risposte che non piacciono si possono rifiutare oppure approfittarne per apprendere aspetti nuovi, individuare altre possibilità ma non altre interpretazioni.
Ricordiamo che è basilare avere chiara la domanda, stare infuocati su di essa, tranquillamente e cercare di ricavare il meglio durante la consulta.
Che tipo di domanda? Qualsiasi, quella che sta più a cuore. Per i Tarocchi non ci sono segreti, né passati, né presenti, né futuri. La domanda non è mai stupida, non c’è da vergognarsi. Basta che sia precisa.
Consultare solo e sempre un professionista che sappia interpretare le energie per il bene altrui e non per il suo rendiconto. Inoltre, fissarsi sul modo in cui ci parla, perché se è un esperto non ha bisogno di porre tante domande né di intavolare conversazioni inutili.
Detto, questo, buona consulta e vi dedico un pensiero del filosofo Nietzsche:
“La vita è fatta di rarissimi momenti di grande intensità e di innumerevoli intervalli. La maggior parte degli uomini però, non conoscendo i momenti magici, finisce col vivere solo gli intervalli”.