Il Sole in Ariete
Con questo argomento, iniziamo una serie di articoli sul Sole in relazione ai segni zodiacali.
E qui, in rapporto al segno dell’Ariete.
Il Sole domina il giorno e, l’azzurro del cielo è tanto intenso da nascondere tutte le altre stelle.
Questa palla di gas, con un interno ed una atmosfera, dona luce e calore alla Terra.
Nella mitologia è rappresentato come barca solare, come carro di fuoco trainato da animali, come ruota o disco.
In alcune culture è una divinità maschile in altre, femminile.
Per esempio, nell’antico Egitto, il culto del sole giocò un ruolo d’immensa importanza tanto che, durante il regno di Akhenaton, si instaurò l’Atonismo.
Mentre, nella mitologia cinese si parla di uccelli solari e l’eclissi non era altro ch un morso al sole da parte del cane.
Senza passare da una civiltà all’altra o da una religione all’altra, affermiamo che in ognuna, il Sole viene identificato con il vigore, la vita, degno di lodi e di culto.
Tanto che se spendessimo un poco di tempo nello studio, ci accorgeremmo che le religioni hanno in comune più di quanto si possa pensare ed eviteremmo di perderlo in litigi inutili.
Ebbene, da Mitra a Horus, da El Gabal a Helios, il nostro Natale sostituì il Sol Invictus, la celebrazione del solstizio d’inverno degli antichi romani.
Il Sole Invincibile, segno di grandezza in ogni dove, ha continuato ad essere importante anche per i cristiani. Tanto che, prima di entrare nelle basiliche inchinavano il capo verso l’astro fulgente.
Fatto sta che il sole influisce sulla nostra salute ed è dimostrato che la SAD (Sindrome Affective Disorder) ha più incidenza in autunno ed inverno.
Il sole è un beneficio perché ci permette di dormire bene, attiva la sessualità, rinforza l’apparato scheletrico ed epidermico, aumenta le difese immunitarie.
Riduce le possibilità di ictus ed infarto.
I bagni di sole, nel secolo passato, erano la cura per la tubercolosi.
Senza alcun dubbio, migliora l’umore ed è fondamentale per ogni essere vivente.
Come ha scritto il poeta spagnolo Raúl Aceves, tutto esiste grazie a questo paio di camminatori: il sole e il tempo.
Il Sole, il primo ed il più importante pianeta in astrologia, indica i valori dell’individuo e ciò che ritiene importante. Dona forza e facilità le capacità.
Influisce a livello vitale, creativo e nel modo di concepire la vita.
La sua posizione nell’oroscopo, determina il segno zodiacale di appartenenza.
Per esempio, se diciamo il Sole in Acquario, significa l’appartenenza a tale segno al momento della nascita.
Ed è esattamente in questo che il pianeta è in esilio.
Mi spiego meglio.
Il Sole ha delle posizioni proprie.
Quando diciamo che è domiciliato in Leone, significa che qui ha la sua dimora.
In esaltazione in Ariete, sappiate che è una delle cinque dignità astrologiche.
Dire esilio in Acquario, è una delle debilità astrologiche.
E caduta in Bilancia, opposta all’esaltazione.
E’ rappresentato con un punto posto in mezzo ad un cerchio, l’unità che si espande verso le dodici qualità del cosmo.
Sole in Ariete (21 marzo – 20 aprile): come abbiamo detto qui la posizione solare è in esaltazione.
Coloro che sono nati sotto questo segno sono dei grandi lavoratori, ottimisti e coraggiosi.
Trovano velocemente le soluzioni anche se a volte troppo precipitosamente. Sanno essere dispotici soprattutto se feriti nell’orgoglio.
La sua frase chiave, Io sono, indica tutta la forza interiore.
Siamo nella posizione dell’esaltazione, del desiderio di trionfare, basta però fare attenzione sia all’impazienza che alla superbia.
Si dice che se qualcosa non gli sta bene, farà di tutto per cambiare il corso degli eventi, senza preoccuparsi di cosa diranno gli altri.
Accetta le sfide, è capace di superare gli ostacoli e le proprie paure, per questo rischia di stressarsi facilmente.
L’Ariete coincide con l’equinozio di primavera, una scintilla cosmica piena di vitalità ed energia.
E’ la manifestazione divina, l’unione tra Poseidone Teofane.
E’ legato alla mitologia degli Argonauti e dell’ ariete dal mantello dorato.
Si racconta che Atamante decise di divorziare dalla moglie Nefele, con la quale aveva già due figli.
Il re, infatti si era innamorato della principessa Ino, che si rivelò una donna malvagia con intenzioni alquanto omicide.
Pianificò così la more di Frisio ed Elle, figli di Atamante e Nefele affinché non ereditassero il trono.
La madre impietosì gli dei i quali inviarono un ariete dal manto d’oro, alato e con poteri magici (era l’ariete di Ermes).
Così i giovani si salvarono.
Disgraziatamente, nella fuga, Elle cadde nel mare e morì affogata. Da qui il nome Ellesponto.
Quando Frisio toccò terra, sacrificò l’animale a Zeus e appese il vello ad una quercia.
Purtroppo mise piede in una terra inospitale, la Colchide e lo catturarono. Dovette affrontare moltissime prove.
Giasone, grazie all’oracolo di Delfo, andò in soccorso di Fresio e recuperò, insieme agli Argonauti, il vello d’oro e il suo regno.
Tornato in Grecia, il vello salì al cielo, tra le stelle.
Ai nati sotto questo segno gli è concesso il dono dell’onore e, come ha detto qualcuno, non c’è nulla di così sacro come l’onore e nulla di così leale come l’amore.