Il Sole in Toro
Secondo l’astrologia occidentale, il Toro si trova tra Ariete e Gemelli, nell’emisfero boreale ed è il secondo dei segni zodiacali.
È considerato un segno fisso, il suo elemento è la Terra ed è governato da Venere.
La costellazione contiene l’ammasso delle Pleiadi quelle delle Ladi.
La Luna si trova in esaltazione, Marte e Plutone in esilio. Questo è il segno opposto allo Scorpione.
Le sue stelle principali sono: Aldebaran (rappresenta l’occhio del toro), Elnath (una delle corna), Alcyone (la più brillante dell’ammasso delle Pleiadi), Tauri o Alheka (rappresenta il corno meridionale).
Contiene anche alcune stelle doppie e variabili.
La costellazione del Toro è uno scrigno di bellezza e luminosità.
Tante sono le leggende legate a questo animale ritenuto sacro.
A Minorca si racconta che sopra un monte, un toro (da notare che le parole toro e monte sono affini) guidò un gruppo di frati verso un’immagine della Vergine del tutto nascosta e sconosciuta, dove poi costruirono una chiesa.
Anche a Bolsena si racconta che un toro attraversò il lago per entrare in un boschetto e inginocchiarsi davanti a un rudere, dove ora sorge un piccolo santuario.
I Sanniti posero le fondamenta della loro città proprio dove il toro si inginocchiò per bere presso le fonti del Biferno.
Una città deve il nome al coraggio di questo animale che salvò la popolazione da un tremendo drago, dopo che gli diedero da bere del vino rosso. Il toro morì a causa delle ferite ma fu immortalato nello stemma di Torino.
Le leggende lo vogliono anche guardiano dei ricchezze come in un racconto del nord Italia dove un toro bianco protegge il tesoro nascosto dall’imperatore Barbarossa.
Simbolo della potenza maschile, ha influenzato altresì la cultura sarda, tanto che fu l’animale per eccellenza nel Neolitico. Era considerato sacro e pare che si associasse al culto del sole.
In Sicilia, troviamo la leggendaria Grotta del Toro dove, se si riesce a trascorrere una intera notte, senza pregare Dio o la Madonna né i Santi, all’alba appare un gigantesco toro che si trasforma in una statua d’oro preziosissima.
In Egitto, il dio Apis è un toro con un disco rosso sulle corna.
Al Toro è associata finanche la figura mitologica greca del Minotauro. Un essere mostruoso con il corpo d’uomo e la testa di animale al quale, Atene, sconfitta dal re di Creta Minosse, doveva offrirgli, ogni anno, sette fanciulli e sette fanciulle. Come è noto, Teseo uccise il Minotauro e, grazie al filo ricevuto da Arianna, uscì dal labirinto.
La storia è piena di tori sacri e tori da uccidere o da far combattere tra di loro. Dalla giostra, alla caccia sino alla corrida, questi spettacoli sono stati rappresentati tra i greci quanto tra gli etruschi e i romani, a Venezia come a Macerata, in Francia come nei paesi dell’America latina, in Portogallo quanto in Spagna con le sue scuole di tauromachia.
Però il toro non è solo un animale da sconfiggere come ha scritto Victor Hugo: “Torturare un toro per il piacere, per il divertimento, è molto più che torturare un animale, è torturare una coscienza”.
Il Sole in Toro.
Sono persone che amano il bello, il cibo prelibato, la buona musica, il balletto, l’opera e il risparmio..
Riservate e prudenti, esercitano la pazienza per raggiungere la meta.
Meglio non risvegliare la loro collera.
Hanno un certo attaccamento alle cose materiali. Sono tenaci, leali, realisti e pragmatici, fedeli e appassionati in amore. Raramente sono precipitosi o spontanei, cercano di valutare le situazioni per evitare possibili errori.
Il Sole si trova in questo segno dal 21 aprile al 20 maggio, a seconda dell’anno.
Per i taurini è importante vincere sia nel gioco che nella vita.
Cercano il paradiso in terra anche se hanno i piedi ben piantati in essa.
Segno di forza, tenacia, coraggio e libertà.
Dopo tante leggende, volete sapere come si formò la costellazione del Toro?
Una bellissima principessa fenicia dagli occhi grandi, Europa, stava sulla spiaggia con le sue ancelle. La vide Zeus e se ne invaghì.
Per avvicinarsi, si trasformò in un toro candido, dagli occhi rossi e dalle corna a forma di falce di luna. In segno di mansuetudine, si sdraiò ai piedi della fanciulla, la quale gli salì sul dorso. Fu rapita e trasportata nell’isola di Creta, nel palazzo di Cnosso.
Generò tre figli e prima che Zeus l’ abbandonasse per tornare sull’Olimpo, le lasciò tre doni: un gigante di bronzo, un cane addestrato e un giavellotto infallibile.
Fu ritrovata dai suoi fratelli che la riportarono a casa e, dopo la sua morte, il toro si trasformò in una costellazione.
Chiama i nostri numeri per un consulto
Consulta un Cartomante al Telefono e poni la tua domanda