La principessa Wencheng e l’oroscopo tibetano. Parliamo di una delle principesse più belle e più amate che fu moglie di Songtsen Gampo.
La moglie cinese di Tang, detta Cyasa, è considerata la dea della misericordia e fu una donna saggia che favorì l’unione e la pace tra due nazioni e due culture.
Come era uso in tante civiltà e costumi, anche il popolo tibetano crede negli spiriti maligni, negli dei, nella magia e si sviluppò lo sciamanesimo.
L’astrologia tibetana si basava sul sistema Bonpo, strettamente legata alla stessa religione e, trasmessa oralmente. Ma anche con radici buddiste e indiane.
La principessa Wencheng era buddista, tanto che chiese di portarsi dietro una statua di Buddha. L’incontro tra le due culture fu molto importante in questo senso.
Praticamente avvenne come per la medicina. L’influenza delle culture vicine fece il suo ingresso anche nell’astrologia e furono fissati così i canoni.
Naturalmente l’astrologia non è solo una scienza teorica ma anche pratica.
Allo stesso modo, si mise questa disciplina a servizio del popolo. Per esempio, nelle costruzioni degli edifici, dei templi, nel tema natale, nei matrimoni, con gli oroscopi sulla vita e su ogni altro aspetto.
L’astrologia tibetana è la raccolta e l’adattamento di un insieme di sistemi: cinese, buddista, indù, Bon…
Un sistema sostanzialmente lunare ed è praticato non solo in Tibet ma anche in tutto l’Himalaya.
Oroscopo Tibetano
Abbiamo due cicli: uno lungo e uno corto. Ogni anno, nel ciclo corto, è relazionato ad un animale: topo, bue, tigre, lepre, drago, serpente, cavallo, pecora, scimmia, volatile, cane e maiale. Invece, nel ciclo lungo, gli animali sono associati con gli elementi: acqua, ferro, fuoco, legno e terra. Ogni anno è costituito da dodici mesi.
L’oroscopo tibetano non è da intendere come una divinazione ma come una possibilità di eventi nella vita della persona.
Nulla è definitivo perché tutto può cambiare a seconda delle azioni che si compiono.
Secondo l’astrologia tibetana ognuno può modificare il percorso sulla terra. L’oroscopo pertanto indica e segnala proprio come una mappa. A noi le decisioni.
Aggiungiamo inoltre che come il calendario cinese anche quello tibetano è strutturato su un ciclo di sessanta anni.